
L’ordine dei Dottori e dei Ragionieri Commercialisti, massimi esperti della situazione economica della nostra provincia, si schiera a fianco del Comitato per l’aeroporto di Viterbo e organizza una tavola rotonda dove si sono incontrati tutti i vertici degli Ordini e dei Collegi della Provincia di Viterbo, nessuno escluso. Chiaro il messaggio d’unità e condivisione dei massimi rappresentanti dei Professionisti di Viterbo, riguardo l’indiscutibile opportunità di considerare l’aeroporto della Tuscia, l’unica, seria, epocale soluzione ad una preoccupante crisi economica generalizzata nel viterbese. Ha aperto i lavori il rag. Nazareno Lucentini e il dr. Alfonso Borgna, seguiti dagli interventi dei Senatori Laura Allegrini e Giulio Marini; del Capogruppo di AN in Comune cons. Maurizio Federici in rappresentanza del Sindaco Gabbianelli e del Segretario Generale dott. Rosati per la Camera di Commercio di Viterbo. Per il Comitato dell’aeroporto era presente il Presidente avv. Giovanni Bartoletti, intervenuto sul tema con cognizione di causa, e il segretario Maurizio Pinna.
Tra le altre cariche Istituzionali che hanno dato l’adesione all’iniziativa, il Sen. Ugo Sposetti, l’on. Rodolfo Gigli, e il Presidente della Provincia Alessandro Mazzoli.
Inutile ripetere i concetti che pongono l’aeroporto nella massima attenzione degli illustri professionisti e politici intervenuti, mentre forte e inequivocabile è il documento sottoscritto dagli organizzatori, unitamente ai rappresentanti dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali; Ordine degli Architetti; Consulenti del Lavoro: Ordine degli Avvocati; Ordine degli Ingegneri; Ordine dei Farmacisti; Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri; Collegio dei Geometri; Collegio dei Ragionieri; Collegio dei Periti Industriali; Collegio dei Periti Agrari; Collegio degli Infermieri; Collegio dei Tecnici e Radiologi; Ordine dei Medici Veterinari; Collegio delle Ostetriche; Ordine dei Notai.
Agli Ordini viterbesi, inoltre, si sono alleati con pieno titolo, il dott Piersantini per l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Terni; il dott. Sbrozzi per l’Ordine dei Dottori Commercialisti Civitavecchia; il dott. Corbo per Federlazio, il dott. Delli Iaconi per Confindustria; il prof. Pierre di Toro per l’UNITUS in rappresentanza del Rettore.
I documento sottoscritto all’unanimità è così articolato:
Vista
La perdurante crisi economica della Tuscia in generale e della Provincia di Viterbo in particolare.
Ritenuto
Che il divario socio-economico di questa nostra terra con le aree progredite del Paese tende sempre più ad aumentare, ed è tale da non permettere anche nel medio-lungo periodo una previsione di recupero senza il verificarsi di un fatto straordinario.
Considerato
che la Tuscia in generale e la Provincia di Viterbo in particolare è stata sempre tagliata fuori da tutti i programmi e realizzazioni di sviluppo ed integrazione operati in Italia;
che l’arretratezza è sempre stata tale da creare, nell’animo della popolazione, giustificate aspettative per le quali è risultato facile, a tutte le parti in competizione politica, promettere per oltre 50 anni strade, ferrovie, complessi, città termali e provvidenze varie che di fatto non sono mai arrivate;
che LA CLASSE POLITICA non può penalizzare un territorio e la relativa popolazione per non essere, la stessa classe politica, stata capace, nel corso di diversi decenni, di mantenere quelle promesse sempre fatte e ripetute e mai realizzate (se non, a volte, in modo parziale).
Ciò per non aggiungere al danno la beffa.
RITENGONO
Di dover, con piena consapevolezza, alzare la voce per chiedere di far decollare questa nostra terrà, e con ciò interessare e beneficare contemporaneamente non solo l’Alto Lazio, ma anche la toscana meridionale e l’Umbria con l’unica iniziativa possibile “l’AEROPORTO”.
Sicuri che, allo stato attuale, i modelli econometrici e l’esperienza di altre realtà simili ci permettono di affermare, con tranquilla sicurezza, che la realizzazione dell’aeroporto rappresenta quel fatto straordinariamente unico e assolutamente indispensabile in grado di offrire sviluppo e prosperità alla Tuscia.
Tra le altre cariche Istituzionali che hanno dato l’adesione all’iniziativa, il Sen. Ugo Sposetti, l’on. Rodolfo Gigli, e il Presidente della Provincia Alessandro Mazzoli.
Inutile ripetere i concetti che pongono l’aeroporto nella massima attenzione degli illustri professionisti e politici intervenuti, mentre forte e inequivocabile è il documento sottoscritto dagli organizzatori, unitamente ai rappresentanti dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali; Ordine degli Architetti; Consulenti del Lavoro: Ordine degli Avvocati; Ordine degli Ingegneri; Ordine dei Farmacisti; Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri; Collegio dei Geometri; Collegio dei Ragionieri; Collegio dei Periti Industriali; Collegio dei Periti Agrari; Collegio degli Infermieri; Collegio dei Tecnici e Radiologi; Ordine dei Medici Veterinari; Collegio delle Ostetriche; Ordine dei Notai.
Agli Ordini viterbesi, inoltre, si sono alleati con pieno titolo, il dott Piersantini per l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Terni; il dott. Sbrozzi per l’Ordine dei Dottori Commercialisti Civitavecchia; il dott. Corbo per Federlazio, il dott. Delli Iaconi per Confindustria; il prof. Pierre di Toro per l’UNITUS in rappresentanza del Rettore.
I documento sottoscritto all’unanimità è così articolato:
Vista
La perdurante crisi economica della Tuscia in generale e della Provincia di Viterbo in particolare.
Ritenuto
Che il divario socio-economico di questa nostra terra con le aree progredite del Paese tende sempre più ad aumentare, ed è tale da non permettere anche nel medio-lungo periodo una previsione di recupero senza il verificarsi di un fatto straordinario.
Considerato
che la Tuscia in generale e la Provincia di Viterbo in particolare è stata sempre tagliata fuori da tutti i programmi e realizzazioni di sviluppo ed integrazione operati in Italia;
che l’arretratezza è sempre stata tale da creare, nell’animo della popolazione, giustificate aspettative per le quali è risultato facile, a tutte le parti in competizione politica, promettere per oltre 50 anni strade, ferrovie, complessi, città termali e provvidenze varie che di fatto non sono mai arrivate;
che LA CLASSE POLITICA non può penalizzare un territorio e la relativa popolazione per non essere, la stessa classe politica, stata capace, nel corso di diversi decenni, di mantenere quelle promesse sempre fatte e ripetute e mai realizzate (se non, a volte, in modo parziale).
Ciò per non aggiungere al danno la beffa.
RITENGONO
Di dover, con piena consapevolezza, alzare la voce per chiedere di far decollare questa nostra terrà, e con ciò interessare e beneficare contemporaneamente non solo l’Alto Lazio, ma anche la toscana meridionale e l’Umbria con l’unica iniziativa possibile “l’AEROPORTO”.
Sicuri che, allo stato attuale, i modelli econometrici e l’esperienza di altre realtà simili ci permettono di affermare, con tranquilla sicurezza, che la realizzazione dell’aeroporto rappresenta quel fatto straordinariamente unico e assolutamente indispensabile in grado di offrire sviluppo e prosperità alla Tuscia.
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