giovedì 31 maggio 2007

Incontro del CAV con il Ministro Bianchi


Accompagnati dall'attivissimo assessore provinciale Stefano di Meo, Giovanni Bartoletti e Stefano Caporossi, in rappresentanza del Comitato per l'aeroporto di Viterbo, hanno incontrato il Ministro dei Trasporti Bianchi al quale sono state illustrate le ragioni per cui il capoluogo della Tuscia ha tutte le carte in regola per ospitare il terzo scalo aeroportuale del Lazio.
Carte in regola che possono contare sul pieno ed incondizionato appoggio da parte degli Enti (ENAC, ENAV, AM) interpellati dal Ministro per esprimere i pareri tecnici sulla questione relativa alla scelta dello scalo che dovrebbe integrare quello di Ciampino.
A proposito delle infrastrutture, i rappresentanti del Comitato, hanno illustrato al Ministro, documenti alla mano, che se da un lato bisognerà, sicuramente, migliorare strade e ferrovie, dall'altro, ai blocchi di partenza, Viterbo non ha nulla da invidiare alle reti stradali e ferroviarie dei concorrenti capoluoghi Laziali.
Espressa, da parte del presidente Bartoletti, anche profonda perplessità, sulle pesanti limitazioni di traffico e sulla sicurezza dei voli nel caso di un eventuale ipotesi aeroportuale ubicata nel frusinate, dove sia l’orografia della zona che le condizioni meteo non hanno nulla a che invidiare ai luoghi più impervi delle nostre alpi. Perplessità che hanno riguardato anche tempistiche e costi realizzativi di uno scalo che attualmente non esiste e che necessiterebbe di una serie infinita di espropri di piccoli lotti di terreno appartenenti ad innumerevoli proprietari. Come dire,se il problema è delocalizzare Ciampino per i noti e conosciuti motivi, Frosinone è una non soluzione.
Grande interesse del Ministro, per la documentazione prodotta dai rappresentanti del Comitato ed in particolare per le foto aeree dello scalo viterbese e della sua attuale dotazione infrastrutturale comprensiva tra l’altro di pista, appena costruita, di 1500 metri.
L’assessore Di Meo ha poi illustrato al Ministro gli importanti risvolti occupazionali che lo scalo produrrebbe nella precaria economia della Tuscia. Il Ministro, pur non sbilanciandosi sull’esito del verdetto, ha concluso l’incontro garantendo la sua massima disponibilità a recepire altre motivazioni e argomentazioni per arrivare ad una scelta serena, imparziale e soprattutto che tenga in debito conto i pareri degli esperti.
Il Comitato per l’aeroporto di Viterbo



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