mercoledì 10 febbraio 2010

Che aeroporto sarà se il territorio sarà gestito dalle solite facce??


E’ tempo di elezioni nella Tuscia!  Con la proverbiale tempestività con cui, dalle nostre parti, si accolgono i cambiamenti tecnologici, culturali e sociali, nella Tuscia abbiamo scoperto i sondaggi pre-elettorali.
Dalle liste dei possibili candidati in circolazione quella che si dipana è una ridda di nomi che, per il 99,9% dei casi, sono gli stessi da alcuni  lustri.  Proprio per questo, sarebbe molto più interessante chiedere agli elettori il perché della loro intenzione di voto.  Si perché, visti gli esiti dei governi locali, che fin qui si sono succeduti, crediamo che il più grande cambiamento andrebbe ricercato nelle “ facce ” dei candidati. Le elettrici e gli elettori della Tuscia sono soddisfatti, si sentono rappresentati e tutelati dai volti e soprattutto dai programmi delle “solite facce” ? Sono convinti che il nostro territorio sia stato ben governato ? Sono convinti, i Tusciani, che simili facce siano all’altezza del mandato che chiedono?
Se è vero, come è vero, che è il cambiamento a portare la motivazione, sarà compito difficilissimo ed assai arduo, per le solite facce, motivare l’elettorato della Tuscia.
Ovviamente, il cambiamento non può essere assunto a garanzia del successo. Non si può sperare che il riscatto di un intero territorio e della sua gente possa avvenire solo per il cambiamento delle solite facce. Tuttavia, è certo che, se squadra vincente non si cambia, la squadra che non ottiene risultati, o peggio ancora non vince mai, vada, quanto meno, seriamente rinforzata.    
Non vorremo essere tacciati ed  etichettati da antipolitici, ma se la Tuscia non è in grado di esprimere o proporre qualcosa di meglio che le solite facce, sarà impossibile il riscatto, il rilancio economico e il tanto anelato sviluppo, neppure con un aeroporto.  E’ un po’ nella logica delle cose. Del resto, infatti, ognuno di noi, nessuno escluso, se continua a fare, dire o solo pensare le cose che ha sempre fatto, detto o pensato, otterrà i risultati che ha sempre ottenuto. Quindi oltre alla domanda da proporre ai potenziali elettori, nei sondaggi, bisognerebbe aggiungerne altre: Sei disposto a cambiare?   Cosa sei disposto a fare?
E’ opportuno fare appello alla volontà dei Tusciani di voler cambiare, in modo radicale e perentorio. Fare appello all’amore della gente di Tuscia per la Tuscia. Fiero e nobilissimo territorio - la Tuscia - finito nel dimenticatoio, dilaniato e depredato dalla politica becera e clientelare, amministrato solo in funzione del proprio tornaconto o del tornaconto degli “amici”.
Certo, è l’elettore a dovere e potere decidere. L’eccellenza o la mediocrità nelle qualità di un territorio sono fortemente correlate alle scelte delle persone che su quel territorio vivono e soprattutto alle  volontà che le animano nel perseguire obiettivi condivisi. O si ha voglia di cambiare o la si smetta, una volta per tutte, di fare il pianto greco !
Una grande interprete della canzone melodica italiana, Fiorella Mannoia, canta una canzone la cui lirica ha nel ritornello la giusta chiave di lettura per la prossima tornata elettorale: “ Come si cambia per non morire. Come si cambia per ricominciare. Come si cambia per Amore “.

Tuscia Vola Autonomia
                                                                                                                                

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