lunedì 1 febbraio 2010

Aeroporto, convocati gli "stati generali"



Si è conclusa qualche minuto prima delle 18 la riunione a Palazzo dei Priori, convocata per discutere del futuro scalo aeroportuale viterbese.

All'incontro odierno sono intervenuti oltre al sindaco Marini e all'assessore Bartoletti per il Comune di Viterbo, il capo di gabinetto della segreteria dell'assessore Parroncini per la Regione Lazio, gli assessori Rizzello e Furietti per la Provincia di Viterbo, il presidente Ferindo Palombella per la Camera di Commercio. Presenti presenti anche sindacati e associazioni di categoria.

“La riunione – ha spiegato il sindaco Giulio Marini – si è resa necessaria per fare chiarezza sullo stato dell'arte, in particolar modo sull'evoluzione dell'iter tecnico, amministrativo e finanziario dello scalo. Nel corso dell'incontro si è preso atto dello straordinario lavoro svolto fino a oggi sotto la supervisione del ministero dei Trasporti, di tutte le istituzioni e gli enti coinvolti nella ormai nota “cabina di regia”.

Si è inoltre valutata positivamente la presa d'atto da parte del Cipe lo scorso novembre del piano di prefattibilità del nuovo scalo viterbese. Al di là di questo, però, a distanza di oltre due anni dalla decisione ministeriale che ha designato Viterbo quale scalo aeroportuale sostitutivo di Ciampino, e al di là dei tempi che ha richiesto la lunga istruttoria predecisionale, siamo giunti a quasi quattro anni di iter procedurale.

Le rallentate tempistiche – ha aggiunto Marini – comportano gravi ritardi rispetto alle previste tabelle di marcia, creando un danno rilevante, non solo per il sistema aeroportuale della capitale, ma anche per il sistema infrastrutturale dell'intero Paese”. D'accordo con il sindaco l'assessore all'Aeroporto Giovanni Bartoletti, che ha aggiunto: “In Spagna, si è costruito l'aeroporto di Madrid – Barajas e il treno metropolitano che lo collega alla capitale spagnola, in meno di due anni. In questo momento di grave crisi, lo scalo viterbese, se realizzato in tempi ragionevoli, potrebbe rappresentare il volano della ripresa economica del Paese.

Basti pensare al suo inquadramento strategico nella filiera logistica del porto di Civitavecchia, dell'interporto di Orte, del bacino della Civitavecchia – Livorno, della Umbro – Laziale e dell'Autostrada del Sole, per comprendere come tale infrastruttura potrebbe creare una attrattiva importante per le imprese del settore dei trasporti merci e del trasporto passeggeri”.

L'assessore porta anche un altro esempio. “L'aeroporto di Orio al Serio, che per dimensioni e capacità è simile al realizzando aeroporto di Viterbo, impiega attraverso il suo indotto, diretto e indiretto, oltre 17mila lavoratori con un giro di affari superiori a 2 milioni di euro dell'anno”.

L'incontro odierno a Palazzo dei Priori si è concluso con la decisione unanime di richiedere urgentemente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un incontro per sollecitare l'accelerazione dell'iter burocratico dello scalo viterbese e l'erogazione dei relativi finanziamenti previsti.

Un passo ormai fondamentale per poter procedere alla fase più concreta della progettazione dell'importante opera.

Nei prossimi giorni, la sottoscrizione ufficiale della richiesta di incontro presso il Ministero, da parte di tutte le realtà viterbesi coinvolte nella riunione di questo pomeriggio a Palazzo dei Priori.

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