
In linea con le promesse fatte a suo tempo, il Ministro Matteoli ha convocato per il 5 agosto prossimo, il primo importante incontro sull'aeroporto di Viterbo: presenti il presidente della Regione Lazio, il presidente della Provincia ed il sindaco di Viterbo ed il presidente dell'Enac. "La calura d’agosto ed il clima pre-vacanziero – asserisce l’assessore all’aeroporto, Bartoletti – non hanno scoraggiato il Ministro delle infrastrutture che, coerentemente a quanto promesso, ha voluto convocare tempestivamente questa “cabina di regia” propedeutica alla conferenza di servizi del prossimo settembre".
"Credo anche che, l’accelerazione dell’iter procedimentale -aggiunge Bartoletti - in agosto sia dovuto alla necessità di trovare una risposta ai potenziali soci dell’ormai decotta compagnia di bandiera che chiaramente vedono di traverso la singolare convivenza, in un unico contesto territoriale dell’aeroporto low cost di Ciampino e quello full service carrier di Fiumicino". "Italiche distorsioni; basti pensare - continua - che in tutta Europa i cosiddetti “scali di prossimità”, quelli dove atterrano i voli low cost per intenderci, distano, e non a caso, decine di chilometri dalle città di riferimento, mentre solo in Italia siamo stati in grado creare una concorrenza spietata ad Alitalia e company, ubicando nell’aeroporto di Ciampino i voli low cost della Capitale".
Inoltre, "La delocalizzazione di Ciampino a Viterbo - secondo Bartoletti - quindi, potrebbe essere inserita quale importante e strategica mossa nel nuovo piano industriale che il Governo sta predisponendo per il prossimo autunno per salvare Alitalia e renderla più appetibile ai possibili soci".
"Credo anche che, l’accelerazione dell’iter procedimentale -aggiunge Bartoletti - in agosto sia dovuto alla necessità di trovare una risposta ai potenziali soci dell’ormai decotta compagnia di bandiera che chiaramente vedono di traverso la singolare convivenza, in un unico contesto territoriale dell’aeroporto low cost di Ciampino e quello full service carrier di Fiumicino". "Italiche distorsioni; basti pensare - continua - che in tutta Europa i cosiddetti “scali di prossimità”, quelli dove atterrano i voli low cost per intenderci, distano, e non a caso, decine di chilometri dalle città di riferimento, mentre solo in Italia siamo stati in grado creare una concorrenza spietata ad Alitalia e company, ubicando nell’aeroporto di Ciampino i voli low cost della Capitale".
Inoltre, "La delocalizzazione di Ciampino a Viterbo - secondo Bartoletti - quindi, potrebbe essere inserita quale importante e strategica mossa nel nuovo piano industriale che il Governo sta predisponendo per il prossimo autunno per salvare Alitalia e renderla più appetibile ai possibili soci".
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