mercoledì 30 luglio 2008

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VITERBO: TERZO AEROPORTO DEL LAZIO A MEZZORA DALLA CASSIA

Entro 2 anni sarà lo scalo di riferimento regionale per i voli low cost al posto di Ciampino


 

L'aeroporto di Viterbo entro pochi anni è destinato a diventare il terzo polo aeroportuale del Lazio e a sostituire Ciampino per quel che riguarda i voli low cost. L'ampliamento della base militare di Viterbo, con conseguente riconversione a scalo civile, si è reso necessario a causa della saturazione dello scalo di Ciampino, che ha, infatti, già diminuito il numero di voli. Per gli abitanti della Cassia quello di Viterbo non solo costituirà il polo aeroportuale per voli low cost più facilmente raggiungibile da casa (basti pensare che già ora dalla stazione Olgiata in circa tre quarti d'ora e con 1 euro di trenino si arriva nella città della Tuscia, ndr), ma anche la possibilità di vedere implementate le vie di collegamento terrestre e ferroviario tra Roma e Viterbo, i cui nodi di scambio saranno, appunto, i quartieri lungo le vie Cassia e Flaminia.

Le prime stime dicono che le spese di costruzione ammonteranno a circa 200 milioni di euro, ma, dato che l'aeroporto dovrebbe fungere anche da "rampa di lancio" per il settore turistico di Roma nord, dell'alto Lazio, oltre che di Umbria e Toscana, il giro di passeggeri pare essere destinato ben presto ad ammortizzare le spese di costruzione.

Ma quali sono nel dettaglio le caratteristiche che avrà il nuovo aeroporto?

A rispondere a questa domanda è Giovanni Bartoletti, già presidente del comitato per l'aeroporto di Viterbo e ora, Assessore comunale all'aeroporto della città laziale.

"I lavori per la costruzione dovrebbero partire a settembre e terminare nel giro di 2-3 anni" ci dice.

Bartoletti ha le idee chiare sulle qualità che dovrà avere il nuovo aeroporto.

TECNOLOGIE SATELLITARI

"Sono quattro le caratteristiche che ci prefiggiamo di dare alla nuova struttura: anzitutto dovrà essere un polo ad altissima tecnologia e puntiamo a farne lo scalo pilota per il progetto Galileo". Il progetto Galileo, per chi non lo sapesse, è il nuovissimo sistema satellitare globale di navigazione civile europeo, che dovrebbe garantire una maggiore precisione e una migliore copertura dei segnali satellitari, rispetto al Gps americano.

UN AEROPORTO ECOLOGICO

"La seconda caratteristica - prosegue Bartoletti - sarà quella di essere il primo eco-aeroporto del mondo. Puntiamo infatti a sfruttare le energie alternative come quella voltaica, eolica e geotermica, oltre a quelle derivanti da eco-carburanti e biomasse, mentre come terzo obiettivo, puntiamo a costruire un aeroporto di grande valenza dal punto di vista architettonico."

ALTA PROFESSIONALITA'

L'ultimo punto riguarda la formazione della "gente dell'area", come la chiama Bartoletti. "L'aeroporto di Viterbo vuole creare dei poli di formazione per sviluppare le professionalità aeronautiche. Questo lavoro è già iniziato con i piloti di linea, ora puntiamo a sviluppare anche le altre categorie che lavorano nel settore."

PERICOLO INQUINAMENTO

Venendo a questioni più materiali, l'assessore risponde così a chi ha insinuato che lo sviluppo del nuovo scalo di Viterbo potrebbe causare gravi problemi di salute, diffondendo emissioni fortemente inquinanti nell'aria. "La struttura dista 4 km dal centro della città e 3 dalle zone abitate. Inoltre la pista corre parallela alla città ed è una zona discretamente ventilata. I nostri esperti ci hanno assicurato che il pericolo d'inquinamento atmosferico per i centri abitati è bassissimo".


 

TRASPORTI

L'altro problema sollevato dai critici riguardava le difficoltà di trasporto dalla capitale, a causa delle non perfette condizioni viarie ferroviarie.

"A questo proposito è stato emanato un provvedimento per il potenziamento della rete ferroviaria Roma - Viterbo. Inoltre la creazione della superstrada Orte - Civitavecchia dovrebbe creare una sinergia con l'aeroporto. Anche la vicinanza con l'autostrada del Sole dovrebbe servire a facilitare il traffico verso l'aeroporto".

NUOVI POSTI DI LAVORO

L'ultimo tema riguarda il numero di lavoratori che assorbirà l'aeroporto.

"Lo scalo" spiega Bartoletti - " dovrebbe dare lavoro a 1000 persone ogni milione di passeggeri, quindi nel solo aeroporto dovrebbero lavorare circa 5-6000 persone. Contiamo, infatti, di arrivare ad un traffico aereo di circa 6 milioni di passeggeri. Però il totale dovrebbe essere di circa 17.000 lavoratori."

Viterbo dunque punta a diventare una grande realtà aeroportuale non solo regionale, ma anche nazionale, con speranza, per i vicini abitanti di Roma Nord di vedere migliorare, con le infrastrutture, anche la propria qualità della vita. Magari con un prolungamento della costruenda Metro C fino alla stazione Giustiniana della Fr3 "Roma - Viterbo".


 

DAVIDE LUCIANI


 

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