Roma, 9 ott (Velino) - Ieri sembrava essere stata siglata la pace tra il presidente della Provincia Francesco Scalia e il Partito della Rifondazione comunista. Oggi pomeriggio la “strambata”. Il Prc ha convocato una conferenza stampa, alla quale ha partecipato il segretario regionale Guido Mozzetta, oltre a quello provinciale Gaetano Capuano. Mozzetta ha tuonato: “L’interpretazione che Scalia ha dato dell’incontro con la nostra delegazione di ieri non corrisponde affatto alla realtà. Rifondazione comunista resta contraria alla realizzazione a Frosinone dell’aeroporto civile. La nostra richiesta è quella di promuovere una discussione a livello regionale, sul Piano della mobilità. Magari facendo slittare di qualche mese la decisione sull’ubicazione del terzo scalo aeroportuale civile nel Lazio. Il problema di Ciampino esiste ed è urgente, ma la soluzione va affrontata a un livello superiore, levando la discussione dal piano della Province. Scalia intende cacciarci dalla giunta? Noi chiediamo rispetto: se Ferrero non è d’accordo sul welfare Prodi mica lo caccia dal governo. Noi diciamo a Scalia che siamo favorevoli a confrontarci, ma quelle che lui ha pronunciato ieri sono parole in libertà che somigliano ad una fuga in avanti”. Il Prc ha anche annunciato che parteciperà giovedì alla costituzione del comitato per il No all’aeroporto.
Durissima la replica del presidente della Provincia Francesco Scalia: “Li caccio dalla giunta. A questo punto si sono definitivamente messi fuori dalla maggioranza. La realizzazione dell’aeroporto fa parte del programma che hanno sottoscritto. Parole in libertà? È stato redatto un documento comune dopo l’incontro di ieri, non mi sono inventato niente. Conseguenze a livello regionale se caccio Rifondazione dalla giunta provinciale? Le affronteremo. Rinviare la decisione sull’ubicazione del terzo scalo civile nel Lazio significa non risolvere l’emergenza di Ciampino. Ripeto: domani revocherò le deleghe all’assessore Francesco Giorgi. A questo punto vado fino in fondo: a meno che la maggioranza non cacci me”.
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