Fonte: http://www.ontuscia.it/
Marrazzo "riapre" all'aeroporto di Viterbo nel discorso per l'80° anniversario della Provincia di Viterbo
Gaetano Alaimo
VITERBO - Nell’incontro di ieri per l’80° anniversario della Provincia di Viterbo, svoltosi nella sala consiliare di Palazzo Gentili gremita di tutti i sindaci della Tuscia e delle massime autorità locali (si vedano le immagini della Web Tv di Ontuscia), il presidente della Regione Lazio, tra le altre cose, ha parlato apertamente dell’aeroporto. Ricordando che “Viterbo è una candidatura forte per la scelta del terzo aeroporto civile del Lazio” e che “la scelta sarà presa a breve”, stavolta sembra che qualcosa di nuovo ci sia.
Il presidente è sembrato chiaro e deciso nelle sue affermazioni, concedendo qualcosa in più rispetto al suo solito riserbo. Due dati ci sono: la candidatura “forte” di Viterbo e il fatto che la scelta non è lontana. Sapendo che fu proprio lui ad annunciare un mese fa l’ennesimo rinvio e valutando le parole di ieri, dette tra l’altro in un’occasione ufficiale come gli 80 anni della Provincia di Viterbo, quindi, ci sta che qualche segnale nuovo ci sia davvero.
L’Avv. Giovanni Bartoletti era presente ieri alla giornata presieduta dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e della Provincia, Alessandro Mazzoli. Il presidente del Comitato per l’Aeroporto e Opere della Tuscia ha consegnato al presidente Marrazzo una copia dello studio tecnico sull’impatto dello scalo civile a Viterbo, presentato dall’Ingegner Giovanni Niro sabato scorso alla Domus di La Quercia.
“Siamo convinti – ha detto a OnTuscia Bartoletti – che Marrazzo ha finalmente mandato un segnale positivo alla Tuscia. Lo studio fatto dall’Ingegner Niro è stato consegnato al presidente per dargli ulteriori elementi di conoscenza, anche se gli enti preposti al parere tecnico vincolante sulle varie candidature per il terzo aeroporto già si sono espressi a favore di Viterbo. Rimaniamo in attesa della decisione del ministro Bianchi”.
C’è chi parla di due aeroporti, uno a Viterbo e uno a Frosinone anche se, francamente, questa sarebbe una soluzione che penalizzerebbe tutto il Lazio: il basso profilo di due scali del genere porterebbe entrambi (forse) ad essere spazzati via dal mercato.
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