venerdì 26 ottobre 2007


Gentili iscritti, si è concluso da pochi minuti un confronto televisivo negli Studi di Laziotv.com a Latina, tra il nostro Presidente Avv. Bartoletti ed una gentile rappresentante del Comitato per l'aeroporto di Latina. In diretta telefonica sono intervenuti il Vice Presidente della Provincia di Frosinone, il Presidente del Comitato per l'aeroporto di Frosinone e il Sindaco di Latina Zaccheo.
Due lunghe ore di dibattito che possiamo riassumere in questa pagina.
La necessità e la legittimità di ogni città di tentare tutto, anche l'impossibile, pur di risolvere il problema del rilancio economico locale attraverso l'industria del turismo, specialmente del centro-sud d'Italia.
Con quali requisiti? Ciascuno conosce e valorizza i propri dimostrando di non conoscere quelli degli altri. In particolare a Latina e Frosinone non conoscono le nostre risorse turistiche se solo pensano di confrontarle con le loro. La rappresentante di Latina, in particolare, è stata per certi versi commovente quando ha manifestato stanchezza per la denominazione "giovane" che la sua provincia si trascina dietro (dal 1939 aggiungo io). Ognuno, quindi, ha tirato l'acqua al suo mulino giocando di linguaggio politichese, se politico, oppure di linguaggio manageriale, se imprenditore.
Di certo a Latina ed a Frosinone hanno ampiamente evitato il discorso tecnico ed in particolar modo i "requisiti ENAC ed ENAV" chiaramente favorevoli A VITERBO senza bisogno di interpretazioni e senza sconti per nessuno.
Meno nobile, invece, il tentativo di capovolgere la verità in maniera sfacciata. Comprensione, quindi, per la legittima aspirazione aeroportuale; condanna in caso di tentativi di raggiungere il traguardo con l'inganno prevedendo delle attenuanti se l'ambizione di vincere la sfida ha oscurato la ragione in buona fede.
Altri discorsi basati su pensieri personali, emotivamente leciti dal punto di vista umano e di strategia di parte, hanno animato il resto delle ore con squallore, considerando l'assenza di elementi tecnici ed obiettivi.
Non ho parlato mai del nostro Presidente Avv. Bartoletti? Lo faccio ora. E' stato l'unico in grado di dimostrare che l'attività del Comitato per l'aeroporto di Viterbo è stata così capillare, meticolosa e tecnica tanto da non scivolare mai su dati o "requisiti" di natura emotiva o campanilistica. Bartoletti non ha e non teme confronti ogni qualvolta si trova a difendere i requisiti REALI riconosciuti a Viterbo. Ha dimostrato, senza giri di parole, che Viterbo non deve inventarsi nulla perchè tutto è ampiamente sancito dai massimi Enti preposti a tale scopo (ENAC ed ENAV). Ha dimostrato di poter competere da solo contro quattro agguerriti sostenitori di Latina e Frosinone, perchè le sue conoscenze, la sua preparazione, i concetti che lo portano a sostenere con forza Viterbo, non appartengono a capacità oratorie, bensì alla comprovata preparazione, alla consapevolezza e conoscenza degli elementi tecnici, aeronautici, di sicurezza al volo e ambientali, nonché oggettivi, che non possono essere in alcun modo scalfiti da astuti e comprensibili giri di parole, neanche quando queste sono pronunciate da chi vive di giri di parole.

In conclusione, a Marrazzo, che lo voglia riconoscere o no, è arrivato un chiaro e inequivocabile messaggio.
Viterbo sa perfettamente di avere i requisiti per ottenere il terzo scalo e non se lo lascerà portare via passivamente con una decisione politica.
Latina e Frosinone, è comprensibile, sono da capire, è normale che sia così (mettiamoci nei loro panni), pur di non dare partita vinta a chi ha già tagliato il traguardo, approfittando dei continui rinvii di Marrazzo, cercano da arrampicarsi sui vetri nella speranza che accada "o miracolo".
Vorrei poter pubblicare l'intervista sul sito ma credo che due ore siano troppe per chiedervi tanta attenzione. Fidatevi di questo mio riassunto. Non ho esaltato nulla, anzi, ho fatto degli sconti perchè potrei entrare in una analisi politica più approfondita per dimostrare, con prove, come certa politica ritiene imbecilli i cittadini. Lo evito nella speranza di non doverlo fare più avanti.
Lo evito nella speranza che siano i politici viterbesi, preposti istituzionalmente a questo, a dare un forte messaggio di compattezza e al tempo stesso di stanchezza per i continui rinvii che dobbiamo subire quando tutto è già deciso. Ai nostri più agguerriti e seri politici suggerisco il desiderio di tanta, tanta gente. Organizzate una manifestazione trasversale, con tutte le vostre bandiere, mandate insieme a tutti noi un chiaro messaggio alla Regione ed al Governo e dimostrate alla nostra gente, i vostri elettori, che la litigiosità politica, la competizione e gli interessi che hanno sempre caratterizzato la rovina della Tuscia, non appartengono a questo preciso momento della storia viterbese di cui voi siete parte attiva ed integrante. Fatelo in nome dell'aeroporto. Abbiate il coraggio di non vergognarvi di un gesto di maturità e di responsabilità. Fatelo per dimostrare distacco da quanto accade a livello nazionale in maggioranza quanto in opposizione. Fatelo per il vostro territorio e la vostra gente e sarete ricordati. Ripeto, non è soltanto un mio pensiero ma la sintesi di quanto chiedono tutti i nostri iscritti.

Maurizio Pinna
Segretario Comitato aeroporto e opere della Tuscia

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