
Al PRESIDENTE DEL COMITATO PER L’AEROPORTO DI VITERBO
avv. Giovanni Bartoletti
Egregio Presidente,
seguo con notevole interesse la vicenda che riguarda l’aeroporto, leggo ed osservo tutto quanto si scrive e si svolge intorno alla battaglia che il Comitato per l’aeroporto di Viterbo porta avanti nell’interesse generale.
Sono più di trent’anni che risiedo in terra di Viterbo e, per molti aspetti, posso dire di essere viterbese.
Ma c’è una cosa che mi fa sentire viterbese più di qualche viterbese, in modo particolare quando è un indigeno a parlare contro la propria città, la propria terra.
Mi riferisco a taluni soggetti che in questo trentennio io ho sentito parlare - e solo male - di Viterbo; mi riferisco a gente che non si è mai proposta di fare qualche cosa di positivo, a gente che non ha mai legato il proprio nome a qualcosa che sia stata realizzata per Viterbo e la sua Provincia.
Veda, Presidente, non si tratta di colorazione politica, perché i vari amministratori che si sono succeduti (Gabbianelli, Meroi, Fioroni, Ascenzi, Marcoccia, Rosati,….. per il Comune e Nardini, Marini, Mazzoli ….. per la Provincia, cito a caso) sono comunque persone che hanno operato per Viterbo, hanno realizzato per Viterbo, hanno legato il proprio nome a cose concrete – e ce ne sono tante, tantissime - checchè se ne dica, quale che sia stata la loro parte politica.
Notevole spessore ha la manifestazione di totale adesione all’azione del Comitato da parte di tutte le Amministrazioni locali della Provincia: tutti capiscono la dimensione dell’irripetibile opportunità che si presenta oggi per la Tuscia intera.
Ma altri soggetti, che sono un numero esiguo, che rappresentano se stessi e forse neanche se stessi, parlano e non fanno altro che parlare e fanno tanto male a tutti.
Da ultimo ho appreso di quel Comitato contro l’aeroporto a Viterbo che ha cercato fin nelle aule del parlamento europeo adesioni affinché non si realizzi oggi l’aeroporto a Viterbo!
Si pensi che sono venuti fuori nomi di personaggi che dubito siano mai stati a Viterbo o che tutti sappiano dove si trovi Viterbo: parlano – però, a detta loro, – nell’interesse di Viterbo e dei Viterbesi.
No, grazie! Viterbo ed i Viterbesi non abbiamo bisogno di cotanti illustri ed illuminati soccorsi.
La sera, dalle 19 in poi, nell’arco di spazio osservabile da Viterbo, si possono contare dai quattro ai sette aerei che simultaneamente e fino a tardi impegnano in continuazione detto spazio ed a quote molto basse, vista la prossimità degli scali della Capitale!
Ma se tanto si parla di inquinamento su Viterbo, dove erano tutti quegli illustri ed illuminati pensatori quando sono state tracciate le rotte di avvicinamento agli aeroporti di Roma?
Infatti, tutte le rotte provenienti da Nord solcano il cielo di Viterbo e in una delle prossime sere tenterò di contare gli aerei che in un’ora ci passano sopra la testa.
Ma, forse, quegli illustri ed illuminati “produttori” di idee avranno pensato e calcolato che la ricaduta degli scarichi dei velivoli sarebbe avvenuta su Canepina, Soriano nel Cimino, Vitorchiano, Montefiascone, Bolsena, … ma non su Viterbo! e così Viterbo è stata fuori, salva cioè.
Oggi dobbiamo solo dire: grazie di cuore per tanto attaccamento alla nostra Viterbo!
Per il resto, per tutte le altre considerazioni, mi riporto a quanto ha detto Bengasi Battisti (perché tutto ciò che per noi è disgrazia, rovina, per altri è solo opportunità di sviluppo?, cito a memoria ) o a quelli che sono i pareri tecnici espressi da persone ed enti qualificati, non da parolai.
Eppure, questi ultimi, parlano ancora. E spero che non abbiano l’ultima parola.
La saluto cordialmente.
pippo damiani
avv. Giovanni Bartoletti
Egregio Presidente,
seguo con notevole interesse la vicenda che riguarda l’aeroporto, leggo ed osservo tutto quanto si scrive e si svolge intorno alla battaglia che il Comitato per l’aeroporto di Viterbo porta avanti nell’interesse generale.
Sono più di trent’anni che risiedo in terra di Viterbo e, per molti aspetti, posso dire di essere viterbese.
Ma c’è una cosa che mi fa sentire viterbese più di qualche viterbese, in modo particolare quando è un indigeno a parlare contro la propria città, la propria terra.
Mi riferisco a taluni soggetti che in questo trentennio io ho sentito parlare - e solo male - di Viterbo; mi riferisco a gente che non si è mai proposta di fare qualche cosa di positivo, a gente che non ha mai legato il proprio nome a qualcosa che sia stata realizzata per Viterbo e la sua Provincia.
Veda, Presidente, non si tratta di colorazione politica, perché i vari amministratori che si sono succeduti (Gabbianelli, Meroi, Fioroni, Ascenzi, Marcoccia, Rosati,….. per il Comune e Nardini, Marini, Mazzoli ….. per la Provincia, cito a caso) sono comunque persone che hanno operato per Viterbo, hanno realizzato per Viterbo, hanno legato il proprio nome a cose concrete – e ce ne sono tante, tantissime - checchè se ne dica, quale che sia stata la loro parte politica.
Notevole spessore ha la manifestazione di totale adesione all’azione del Comitato da parte di tutte le Amministrazioni locali della Provincia: tutti capiscono la dimensione dell’irripetibile opportunità che si presenta oggi per la Tuscia intera.
Ma altri soggetti, che sono un numero esiguo, che rappresentano se stessi e forse neanche se stessi, parlano e non fanno altro che parlare e fanno tanto male a tutti.
Da ultimo ho appreso di quel Comitato contro l’aeroporto a Viterbo che ha cercato fin nelle aule del parlamento europeo adesioni affinché non si realizzi oggi l’aeroporto a Viterbo!
Si pensi che sono venuti fuori nomi di personaggi che dubito siano mai stati a Viterbo o che tutti sappiano dove si trovi Viterbo: parlano – però, a detta loro, – nell’interesse di Viterbo e dei Viterbesi.
No, grazie! Viterbo ed i Viterbesi non abbiamo bisogno di cotanti illustri ed illuminati soccorsi.
La sera, dalle 19 in poi, nell’arco di spazio osservabile da Viterbo, si possono contare dai quattro ai sette aerei che simultaneamente e fino a tardi impegnano in continuazione detto spazio ed a quote molto basse, vista la prossimità degli scali della Capitale!
Ma se tanto si parla di inquinamento su Viterbo, dove erano tutti quegli illustri ed illuminati pensatori quando sono state tracciate le rotte di avvicinamento agli aeroporti di Roma?
Infatti, tutte le rotte provenienti da Nord solcano il cielo di Viterbo e in una delle prossime sere tenterò di contare gli aerei che in un’ora ci passano sopra la testa.
Ma, forse, quegli illustri ed illuminati “produttori” di idee avranno pensato e calcolato che la ricaduta degli scarichi dei velivoli sarebbe avvenuta su Canepina, Soriano nel Cimino, Vitorchiano, Montefiascone, Bolsena, … ma non su Viterbo! e così Viterbo è stata fuori, salva cioè.
Oggi dobbiamo solo dire: grazie di cuore per tanto attaccamento alla nostra Viterbo!
Per il resto, per tutte le altre considerazioni, mi riporto a quanto ha detto Bengasi Battisti (perché tutto ciò che per noi è disgrazia, rovina, per altri è solo opportunità di sviluppo?, cito a memoria ) o a quelli che sono i pareri tecnici espressi da persone ed enti qualificati, non da parolai.
Eppure, questi ultimi, parlano ancora. E spero che non abbiano l’ultima parola.
La saluto cordialmente.
pippo damiani
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