giovedì 27 settembre 2007

Latina (27/09/2007) - Bisognerà aspettare l'11 ottobre per capire le mosse di Ryanair, la compagnia irlandese leader nel traffico aereo low cost che ha citato davanti al Tar del Lazio l'Enac. Il ricorso, dove si contesta all'Ente Nazionale di Aviazione civile la decisione di ridurre i voli sull'aeroporto di Ciampino, doveva essere discusso ieri ma è stato posticipato dopo la presentazione di memorie aggiuntive e la costituzione in giudizio di Codacons, Regione Lazio e Legambiente, che hanno richiesto un aggiornamento dell'udienza. I difensori hanno concordemente deciso di rinviare e l'11 davanti alla III Sezione del tar i giudici si esprimeranno sulla contestata decisione dell'Ente di ridurre dal prossimo novembre i voli nello scalo aeroportuale Pastine da 138 a 100, nella fascia oraria compresa tra le 6 e le 23.30, per la necessità del rifacimento della pavimentazione della pista di volo e della pista di rullaggio dell'aeroporto. Con il taglio dei voli, Ryanair ritiene di dover rinunciare a 66 voli a settimana su 550, con una perdita di 500 mila passeggeri l'anno, 500 posti di lavoro e 125 milioni di euro di spesa.
Non certo spiccioli e una prospettiva poco rosea che potrebbe indurre la compagnia a rivedere i suoi piani di espansione, a valutare una candidatura di Latina e a riconsiderare l'aeroporto Comani.
A sostenerlo è Dino Lucchetti, presidente dell'associazione 'Aeroporto per Latina' che in questi giorni sta sollecitando anche la politica ad esprimersi con convinzione nelle sedi dovute per spingere il ministro Bianchi a prendere una decisione.
Intanto il Sindaco Zaccheo ha fatto sapere che l'incontro di oggi con il capo della segreteria del Ministro dei Trasporti Bianchi, è stato rinviato alla prossima settimana per impegni sopraggiunti e non rinviabili dello stesso ingegner Placidi.
In questo ultimo scorcio di settimana interlocutorio in attesa di quanto sarà deciso dalla Pisana arrivano contributi anche dal fronte del no.
Gabriele Panizzi in una lunga lettera aperta a Marrazzo, a Cusani e ai sindaci ha avanzato molti dubbi sull'impatto fisico sul territorio del complesso aeroportuale: "L'area pontina, nella quale l'aeroporto si collocherebbe, è particolarmente antropizzata, con presenza di una struttura urbana costituita non solo dal Comune di Cisterna, dalla parte di pianura - ormai prevalente - del Comune di Sermoneta, da Latina Scalo e da altri Comuni di pianura di recente nascita, anche da quelli collinari dei Monti Lepini, di più antica storia, che caratterizzano l'area per le forme antiche e medievali delle città e degli edifici, per l'ambiente naturale e per il paesaggio, per il carico di cultura che custodiscono.
Poiché coloro che si adoprano per la collocazione dell'aeroporto nell'area pontina ne sostengono la convenienza per la economia locale, ritengo andrebbero più attentamente valutate le basi di uno sviluppo duraturo. Per decidere il futuro del territorio, dell'ambiente, della storia e della economia della Regione Lazio, delle relative Province e di numerosi Comuni, con la valenza nazionale ed internazionale che li caratterizza, è consigliabile affrancarsi da pregiudizi e da esigenze di schieramenti politici, da opportunismi che lascerebbero il tempo che hanno trovato, da sommarietà e superficialità di analisi, da carenza di adeguato inquadramento delle problematiche da affrontare".Ma.Vi.

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