lunedì 27 agosto 2007

A proposito di ambiente...


Giulio Starnini
Responsabile U.O. Medicina Protetta _Malattie Infettive
P.O. Belcolle Viterbo
Coordinatore Staff Sanitario Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Roma


Ho gia avuto modo di intervenire in appoggio al Comitato per la realizzazione dell’aeroporto di Viterbo. La lettura delle ragioni “ambientaliste” del “comitato oppositore” sui quotidiani locali mi inducono ad alcune ulteriori considerazioni.
Tengo a precisare innanzi tutto che va visto favorevolmente un dibattito pubblico tra persone non mosse da interessi politici o peggio finanziari, ma squisitamente sociali. L’ambiente e il territorio sono grandi risorse comuni che vanno difese e tutelate, per questo mi trovo d’accordo con chi sostiene che dovrà essere valutato l’impatto ambientale e limitato il ricorso a trasporto aereo e su strada.
Ciò premesso non è possibile però condividere il punto di vista di chi vorrebbe trasformare il viterbese e i suoi abitanti in una “riserva indiana” come la simpatica nonna milanese che dopo aver avuto una vita lavorativa e familiare che immagino interessantissima a Milano, metropoli simbolo del nord produttivo del Paese, pensa a Viterbo come al “ buon ritiro” per lei e per il proprio nipotino. Nipotino che crescendo dovrà lasciare la Città dei Papi magari per un corso di studio alla Bocconi alla quale seguirà un impiego dirigenziale presso le mille industrie della metropoli milanese dove nonna avrà mantenuto i suoi buoni contatti. Con tutta la simpatia possibile per chi come il sottoscritto sa apprezzare le bellezze naturali del proprio territorio, non è pensabile chiedere alla società di rinunciare ai vantaggi offerti dalla ricerca e dallo sviluppo. Sa la Sig.ra che l’età media in Italia è cresciuta enormemente negli ultimi cinquantenni grazie a “ veleni” come i farmaci forniti dall’industria e che i miliardi di esseri umani che popolano la terra non potrebbero sopravvivere con l’agricoltura biologica? Ugualmente come non essere d’accordo con chi afferma che dobbiamo preoccuparci dell’effetto serra, del rilascio dei microelementi inquinanti nell’atmosfera. Questi argomenti però meritano un approccio un po’ meno generico . Piaccia o meno la terra è ormai un “ villaggio globale” e Viterbo non può chiamarsi fuori. Gli inquinanti ambientali che minacciano la salute collettiva della Tuscia non verranno dalla realizzazione dello scalo viterbese ma purtroppo già esistono e si chiamano anidride carbonica prodotta da strade intasate dal traffico , antiparassitari usati all’eccesso , radioattività. Non è dato sapere , ad esempio , se nella nostra provincia esista un piano per l’abbattimento dell’inquinamento da Radon nella costruzione delle nuove abitazioni e negli interventi di risanamento dei vecchi edifici. Eppure la gran quantità di gas radioattivo ( natura non è sempre sinonimo di vantaggio per l’uomo) che si libera dalla nostra bellissima terra non è estraneo purtroppo al gran numero di neoplasie che si verificano nella Tuscia . Mi sembra inoltre di capire che piùche contrari alla realizzazione dello scalo viterbese gli ambientalisti siano contrari agli aeroporti e all’utilizzo dei derivati del petrolio . Non credo esista uomo che non aspiri ad un’energia pulita e tutti noi dobbiamo tendere verso questi obiettivi chiedendo ai politici riforme normative che obblighino l’industria a rinunciare a parte del suo guadagno a favore della ricerca. Nel frattempo dobbiamo essere realistici e non continuare a privare la nostra città ( come è stato per la ferrovia e l’autostrada) dei collegamenti idonei ad avvicinarla al resto del mondo.
Cari amici contrari alla realizzazione pensate veramente che i componenti del Comitato per l’aeroporto vogliano avvelenare i propri figli o li credete dotati di un quoziente intellettivo così basso da non aver considerato i pro ( numerosi) e i contro ( rarefatti) di un aeroporto a Viterbo?
Perché non vi impegnate da oggi per un collegamento ferroviario veloce che attraversi le campagne viterbesi fino a Civitavecchia e che eviti di dover ricorrere a trasporto su ruote per merci e passeggeri diretti a Roma o a Fiumicino? Saremmo tutti con voi .
Grazie

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gentile dottore,
sicuramente sapra' che molte persone quotidianamente si recano, per motivi di lavoro o di studio, da Viterbo e Roma. Queste persone, spesso da anni, subiscono le angherie della rete ferroviaria che copre, quando va bene, il percorso di 85km in quasi due ore. A sostegno di queste persone da anni esiste un movimento (www.mosp.it) che si batte con tenacia e competanza, spesso sollevando soluzioni semplici, banali mi permetterei di dire, se non fosse che anche le cose piu' banali risultano montagne invallicabili. Non faccio parte del MOSP, ma non e' rispettoso affermare che non ci sono persone che si battono per un miglioramento della rete ferroviaria, piuttosto ho l'impressione che queste persone non godino del sostegno che invece il comitato pro aereoporto puo' vantare. Ho guardato nel sito del MOSP e non mi e' sembrato di scorgere alcun suo intervento a sostegno del miglioramento della stazione. In verita' mi sembra, che nessuno dei rappresentanti del comitato pro aereoporto sia mai intervenuto. Eppure negli anni non sono mancate occasioni per esprimere solidarieta'.Episodi anche recenti e gravi, come il deragliamento del treno e l'opinabile commento del Sindaco di Viterbo. Buona serata